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1. LA LINEA DI TRASMISSIONE
I cavi elettrici, contrariamente a quanto sostenuto dai sempliciotti o dai competenti ottusi, non sono dei semplici pezzi di fili elettrici, ma qualcosa di più complesso.
Se al posto dei conduttori prima descritti, utilizzassimo un bifilare (ossia composto da due conduttori affiancati) per il trasposto di onde elettromagnetiche (ossia di segnale audio caratterizzato da corrente alternata, con verso continuamente variabile nel tempo), il suo comportamento diventa più complesso di quanto si possa immaginare.
In precedenza, vi ho detto che in un conduttore è il valore della resistenza elettrica ad opporsi alla corrente (intesa nelle due grandezze di tensione e corrente in fase). Nel caso dei segnali audio, entra in azione l'"impedenza", definita dal rapporto tensione/corrente; in questo caso, la semplice resistenza elettrica è un caso particolare di un gruppo di grandezze, che tutte insieme si oppongono al libero flusso della corrente. Queste grandezze sono, oltre alla resistenza, le componenti induttive (induttanza) e capacitive (capacità) del cavo. Queste, nel trasposto di segnali audio svolgono un ruolo predominante, facendo assumere all'impedenza valori dipendenti anche dalla frequenza del segnale.
Relativamente al significato di induttanza e capacità, schematizzando è possibile affermare che l'induttanza è:
simile ad una resistenza il cui valore aumenta all'aumentare della frequenza del segnale che lo attraversa.
La capacità, invece, si comporta in maniera opposta, ossia è:
simile ad una resistenza il cui valore aumenta al diminuire della frequenza del segnale che la attraversa.
Il cavo di collegamento, quindi, si comporta come una linea di trasmissione di lunghezza finita, cioè un dispositivo rappresentato da un modello a costanti distribuite. Ciò significa che le caratteristiche elettriche del cavo sono dipendenti dalla lunghezza dello stesso, ossia variano in rapporto alla lunghezza.
Lo schema circuitale di una linea di trasmissione di lunghezza unitaria, è rappresentato tramite un susseguirsi di celle, composte da 4 elementi circuitali, i cui valori sono riferiti ad un conduttore bifilare.
(figura 1)
Gli elementi R, L, C e G, sono definiti come le "costanti primarie" della linea. La "R", posta in serie, rappresenta la resistenza di cui vi ho finora parlato. La "L", posta anch'essa in serie, rappresenta l'induttanza generata dal campo magnetico concatenato con i conduttori. La "C", posta in parallelo, rappresenta la capacità, determinata dalla presenza di due conduttori affiancati e separati da un dielettrico (similarmente come avviene con le due armature di un condensatore). La "G", posta anch'essa in parallelo, rappresenta la conduttanza; questa tiene conto delle perdite nel dielettrico interposto tra i
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