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3. IL COMPORTAMENTO DINAMICO
Come scritto in precedenza, per comportamento dinamico di un cavo elettrico si intende quando viene transitato de un flusso di energia elettrica.
Allo scopo di sgomberare l'argomento da una serie di equivoci, alimentati soprattutto dagli opuscoli pubblicitari e dalle opinioni errate di certuni molto diffuse nel web, si specifica maggiormente le caratteristiche di "funzionamento" dei cavi.
All'interno della catena audio, i cavi di collegamento svolgono una funzione:
passiva ed al contempo attiva.
Passiva, poiché mettono tra loro in comunicazione le elettroniche e queste con i diffusori. Attiva, poiché interagiscono con gli apparecchi a cui sono collegati. Date le funzioni, l'importanza del loro ruolo all'interno della catena audio è sovrastimato, soprattutto in rapporto ai canoni classici di gerarchia esistente all'interno di un impianto audio di alta qualità. Ma, senza dei buoni cavi di collegamento, il sistema HI-FI vedrà penalizzate le sue prestazioni.
3.1 Carattere passivo
Caratteristica principale del cavo di collegamento è quello di fungere da "ponte" per il passaggio di elettroni da un apparecchio all'altro. Ciò avviene in modo passivo, poiché non esistono componenti attivi (transistor, valvola, ecc.) all'interno del cavo elettrico.
Dal punto di vista concettuale classico, il cavo può essere assimilato ad una resistenza, data principalmente dal materiale conduttivo utilizzato.
Tuttavia, abbiamo accertato che il fenomeno del "trasporto" del segnale è decisamente più complesso. Ciò non nega la considerazione generale che il cavo elettrico è un componente passivo, poiché non aggiunge nulla al segnale (senza prendere in considerazione i fattori di cui al Cap. V). Di conseguenza, può solo attenuare il segnale, nascondendo o attenuando particolari musicali (o porzioni di frequenze), in una misura che dipende essenzialmente dalla sua geometria.
Sotto questo aspetto, è possibile affermare che i cavi di collegamento hanno tutti:
carattere sottrattivo.
Ad esempio, il cavo di collegamento che esalta la gamma bassa, in realtà attenua la gamma medio-alta; viceversa, il cavo dagli alti vividi e presenti, in realtà attenua fortemente la gamma bassa; e via dicendo. È a causa della sua natura resistiva che tutti i cavi di collegamento non aggiungono nulla, ma "sottraggono elettroni", attenuando il segnale audio per intero o a porzioni.
Chiaramente, le eventuali misurazioni tecniche non diranno nulla (o quasi) su tutto ciò. Anche perché valutate in ambito macro, anziché rapportarle nel mondo dell'infinitamente piccolo, come è quello degli elettroni. Pazienza! Lasciamo i "misuroni" a crogiolarsi con le loro misure!
3.2 Carattere attivo
Il carattere "attivo" in un cavo di collegamento, si ravvisa in tutti quei fenomeni elencati nel capitolo precedente, denominati anche fattori interagenti.
Diverse le modalità di "interazione attiva". La principale, consiste nel sommarsi al segnale in transito, arricchendo di "particelle" o "rumore" o "suono estraneo", il contenuto del segnale audio.
L'altra, invece, agisce per sottrazione, ma sempre con modalità "attive". In questa ipotesi, ad esempio, rientra l'effetto pelle, poiché la sua modalità di aumento proporzionale della resistenza in funzione della sezione e della frequenza, non è fissa (o costante), ma variabile. Inoltre, lo stesso funzionamento, ossia la migrazione degli elettroni verso la "pelle" del conduttore, si accomuna maggiormente ad una attività, che passività.
Anche l'autoinduttanza, rientra in questa modalità, poiché il campo magnetico concatenato con i conduttori, generato dalla corrente elettrica, avviene in modalità attiva (la generazione del campo magnetico), anche se la finalità è quella "passiva", ossia di attenuare
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